Impianto idraulico a norma, come fare un impianto idraulico a norma

Sono in molti gli internauti alla ricerca di informazioni su come fare un impianto idraulico a norma. Se rientri tra questi, ti invitiamo alla lettura di questo post, visto che analizzeremo a fondo l’argomento. Premessa: la realizzazione di un impianto idrico è regolamentata da una specifica normativa, proprio come avviene per gli altri impianti.

 

A prescindere dalla destinazione d’uso, tutti i tipi di impianti idrici e sanitari sono regolamentati dal Decreto del Ministero dello sviluppo Economico n.37 22-01-2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.61 del 12-03-2008. Secondo questo decreto ministeriale le imprese che realizzano gli impianti devono attenersi alla normativa in vigore e sono responsabili della corretta esecuzione dei lavori.

 

COME RIPARARE UN WATER

 

Quali sono le responsabilità dell’installatore di un impianto idraulico a norma? A lavori ultimati e a controlli eseguiti, tocca all’impresa installatrice dichiarare la funzionalità e la conformità dell’impianto: nello specifico, il committente riceve l’apposita dichiarazione di conformità comprensiva della relazione sui materiali impiegati. Per gli impianti eseguiti prima che il suddetto decreto ministeriale entrasse in vigore, occorre la dichiarazione di rispondenza. Cos’è? Un documento che deve essere redatto da un professionista appartenente all’albo professionale e che ha svolto la professione nel settore impiantistico per 5 anni minimo.

 

Quali sono invece le responsabilità del committente di un impianto idraulico a norma? Costui deve affidare i lavori di installazione dell’impianto ad un’impresa abilitata. Lo stesso vale anche per lavori di trasformazione, ampliamento e manutenzione straordinaria. Il committente deve consegnare al distributore e al venditore la copia della dichiarazione di conformità dell’impianto o la copia della dichiarazione di rispondenza entro 30 giorni dall’allacciamento della nuova fornitura di acqua, gas, energia elettrica negli edifici.

 

 

Se i termini decorrono e non è stata prodotta la dichiarazione di conformità, il fornitore o il distributore di acqua, così come quello di gas ed energia elettrica, sospende la fornitura, a seguito di avviso. L’unica eccezione a quanto detto riguarda solo i provvedimenti delle autorità competenti.